
EX MACHINA - LA SAGA
In un luogo che non esiste, in un tempo che non esiste… c’erano i robot.
Ex Machina non è semplicemente una raccolta di dipinti: è una saga, un viaggio visionario e filosofico che si snoda attraverso fotogrammi di un racconto che sfida il tempo e lo spazio.
Ogni opera è una finestra su un mondo sospeso, un frammento che lascia intuire una storia completa e invita l’osservatore a compierla, a dare forma ai personaggi e alle loro vicende.
Ogni quadro è, al contempo, una locandina e un racconto non finito, una scintilla che sollecita immaginazione e riflessione.
In ogni opera emergono tre elementi simbolici ricorrenti – il tempo, la matematica e i robot – che delineano un filo conduttore potente e universale.
Attraverso queste costanti, Ex Machina esplora il delicato equilibrio tra umano e macchina, tra passato e futuro, tra ordine e caos.
Non è una narrazione lineare: ogni capitolo propone un nuovo scenario, a volte armonioso, altre volte inquietante, rivelando le mille possibilità di una coesistenza tra intelligenza biologica e artificiale.
La saga si sviluppa in un tempo e in un luogo che non esistono, un teatro surreale e visionario dove il destino dell’umanità è sospeso tra creazione e distruzione.
I robot, i simboli matematici e gli ingranaggi del tempo diventano protagonisti di un racconto che riflette sulle implicazioni etiche e filosofiche della nostra evoluzione tecnologica.
Ogni dipinto è un capitolo che provoca e interroga, un invito a guardare al futuro con uno sguardo consapevole, interrogandosi su quale ruolo l’umanità deciderà di rivestire.
In questa raccolta, le opere di Spina.Police non si limitano a rappresentare il mondo che verrà: lo modellano, lo interrogano, lo sfidano.
Ex Machina è un manifesto visivo che incarna la filosofia del Transumanismo Inverso, celebrando la centralità dell’essere umano in un universo sempre più tecnologico, senza mai dimenticare l’ombra del dubbio.
Le pagine che seguiranno guideranno il lettore attraverso una narrazione polifonica, fatta di immagini, parole e musica. Il futuro, come i quadri stessi, è una tela incompiuta: resta a noi decidere se colorarla di armonia o lasciarla al caos.
Questo libro offre risposte, ma pone sprattutto domande.
E in questo risiede il suo potere.